Stefano Corti
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Lo ribadisco, in occasione della giornata del ricordo dei martiri delle Foibe bene ha fatto il gruppo consigliare Lega, con una mozione a prima firma di Beatrice De Maio, a chiedere al sindaco Muzzarelli di intitolare una via o una piazza del Comune di Modena al sacrificio di Norma Cossetto. Medaglia d’Oro al Merito Civile, Norma Cossetto non è solo una vittima dell’odio anti italiano, che dal 1943 al 1945 sfociò nell’orrore di migliaia morti, ma incarna il sacrificio di tante donne vittime di violenza, discriminazione e sopraffazione. Mi aspetto dunque che il sindaco accolga la richiesta della Lega che personalmente appoggio in pieno. Parallelamente mi aspetto dal mondo che ruota intorno alla sinistra una presa di posizione chiara di fronte alle frasi vergognose pronunciate lunedì dal vignettista Vauro per il quale il Giorno del Ricordo sarebbe uno strumento di propaganda. Eppure il Pd e la sinistra, sempre pronti a fasulle e artefatte campagne contro la Lega e contro inesistenti seminatori d'odio, di fronte a tali indecenti frasi negazioniste, cariche queste sì di vero odio, tacciono.

In occasione della giornata del ricordo dei martiri delle Foibe bene ha fatto il gruppo consigliare Lega, con una mozione a prima firma di Beatrice De Maio, a chiedere al sindaco Muzzarelli di intitolare una via o una piazza del Comune di Modena al sacrificio di Norma Cossetto. Come noto, la studentessa italiana Cossetto, arrestata da sedicenti partigiani titini il 27 settembre 1943 in Istria con la sola colpa di essere figlia del segretario politico del locale partito fascista, venne sottoposta a brutali sevizie dai suoi carcerieri, per poi essere gettata nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943, ancor viva a morire in una foiba. Medaglia d’Oro al Merito Civile, Norma Cossetto non è solo una vittima dell’odio anti italiano, che dal 1943 al 1945 sfociò nell’orrore di migliaia morti, ma incarna il sacrificio di tante donne vittime di violenza, discriminazione e sopraffazione. Mi aspetto dunque che il sindaco accolga la richiesta della Lega che personalmente appoggio in pieno e con convinzione.

Ancora furti ai danni di attività imprenditoriali nel reggiano. Questa volta a finire nel mirino dei ladri è stato il negozio Telani Elettrodomestici di Castellarano, un colpo di materiale elettronico da decine di migliaia di euro e che rappresenta solo l'ultimo di una lunga serie. In condizioni simili, con una tassazione che strangola gli imprenditori e con una inarrestabile escalation di furti, fare impresa diventa eroico. Occorre superare la visione buonista della sinistra, ammettere che esiste una correlazione precisa tra criminalità e immigrazione incontrollata (non sappiamo ovviamente in questo caso chi siano gli autori, ma i numeri sulla percentuale di furti commessi da stranieri sono chiari) e mettere in campo le ricette che da anni la Lega propone.
Potenziare gli organi di polizia, sostenere in modo netto l'attività delle forze dell'ordine, offrire nuovi strumenti alla polizia locale e parallelamente fermare gli sbarchi di clandestini con misure ad hoc: sono queste le medicine che la società emiliano romagnola chiede e l'Italia. Purtroppo la sinistra applica soluzioni opposte a quelle descritte: le forze dell'ordine finiscono per prime nel mirino di una classe politica allo sbando e spaventata di perdere consensi nel bacino di voti di estrema sinistra e, contemporaneamente, gli sbarchi sono ripresi in modo massiccio.
Oltre ad esprimere solidarietà agli imprenditori di Castellarano vittime di questo ennesimo episodio, promettiamo insieme al consigliere regionale Gabriele Delmonte e alla senatrice Maria Gabriella Saponara che con la Lega al Governo questa situazione verrà cambiata in modo netto.

Foto da canaledisecchia.it


Domani, 9 febbraio, alla vigilia del Giorno del Ricordo delle Vittime del Foibe e dell'esodo Giuliano Dalmata, la Lega Modena deporrà una Corona al Monumento degli esuli istriani e ai martiri delle Foibe in piazzale Natale Bruni davanti al Tempio, alle 12.30. Sarà presente il gruppo consiliare della Lega di Modena con il capogruppo Antonio Baldini e il commissario cittadino Luca Bagnoli.
L'atrocità delle Foibe è spesso oggetto di una inaccettabile e vergognosa sottocultura negazionista alla quale la sinistra continua a strizzare l'occhio e il purtroppo si palesa in atti di vandalismo e violenza. Non possiamo dunque che essere stigmatizzati gli atti vandalici di Casale Monferrato e di Pomezia dove sono stati raggruppati i lapidi in memoria degli italiani massacrati nelle Foibe dai partigiani comunisti guidati dal maresciallo Tito o dalla recente immagine della lezione del parco dei Martiri delle Foibe di Udine. Per non parlare del vergognoso convegno negazionista di Parma nel quale è arrivato è teorizzato che il foiba di Basovizza di Trieste nella quale morirono passato di persone sarebbe un falso storico. Mi aspetto che chiunque sia macchi di questo indecente approccio negazionista, che deturpa il dolore di migliaia di italiani, sia monitorato e segnalato anche dalla Commissione Segre recentemente istituita. E 'giusto e sacrosanto pretendere che tutti i crimini della Storia non vengano dimenticati affinchè non riaccadano. E le Foibe rientrano tra questi orrori.


Dopo le regioni dell'Emilia Romagna in un liceo modenese, un professore di una classe di "Muratori San Carlo" ha pensato bene di festeggiare la vittoria di Stefano Bonaccini, portando in classe di vino e dolci. Correttamente, i ragazzi di Azione studentesca hanno manifestato tutto il loro sdegno, perché qui non è in discussione la legittima appartenenza politica di un insegnante, ma la sua decisione deliberata di ostentarla in modo del tutto inopportuno. Cosa sarebbe accaduto se un fatto simile a Modena fosse stato compiuto a favore della candidata Lega? uno studente con idee politiche diverse rispetto a questo insegnante cosa bisogna pagare di fronte a una storia arrogante festeggiamento? L'episodio denunciato dall'associazione studentesca e non smentito dalla preside, merita un approfondimento e una ferma condanna da parte della sinistra. Bene dunque ha fatto la consulenza comunale della Lega Beatrice De Maio a chiedere chiarimenti formali al provveditore, poiché è giusto che i modenesi sappiano cosa venga insegnato nella scuola pubblica ai loro figli e se si considerano ritenuti tollerabili e non passibili di censura.

 

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