Stefano Corti
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"Bretella e Cispadana per il territorio modenese ed Emiliano restano tragicamente progetti eternamente promessi e mai realizzati. Ora a ritardare i cantieri (per la Bretella il ministro De Micheli all'indomani del suo insediamento aveva promesso l'avvio dei lavori un anno fa) vi è la questione del rinnovo della concessione di Autobrennero scaduta nel 2014. Col Decreto Agosto il Governo ha preso ancora due mesi di tempo su tale rinnovo, ma così non si fa che prendere in giro imprese e cittadini. Come noto Autobrennero è infatti direttamente coinvolta nella realizzazione delle due infrastrutture e la situazione di stallo provocata dal Governo stesso ha creato un corto circuito paradossale. Recentemente anche il presidente della Provincia di Modena Tomei ha inviato una lettera ai parlamentari modenesi su questo tema auspicando una proroga decennale ad Autobrennero, ma è ormai evidente la incapacità del governo giallorosso e della Regione Emilia Romagna di mantenere quanto promesso. Le imprese del distretto ceramico e del biomedicale sono ormai stanche di lanciare appelli e a credere in scadenze continuamente rimandate. Se non si sbloccano le infrastrutture in un momento cruciale come questo si rischia di dilapidare i miliardi in arrivo dall'Europa in investimenti a pioggia e misure assistenziali condannando l'Italia e l'Emilia Romagna a un declino irreversibile". Così il senatore Lega Stefano Corti insieme al deputato Lega Guglielmo Golinelli.

Nonostante una doppia condanna non si può respingere una istanza di permesso di soggiorno. Lo ha deciso il Tar dell'Emilia Romagna dando ragione a un cittadino straniero domiciliato a Modena e torto alla questura che aveva inizialmente respinto la richiesta. A quanto pare il fatto che lo straniero sia stato condannato per tentato furto e non per furto sarebbe una giustificazione sufficiente per non negare il rinnovo del permesso di soggiorno. Di fronte alla decisione del Tar che appare incredibile credo debbano prendere posizione in modo chiaro il ministro della Giustizia Bonafede e il ministro dell'Interno Lamorgese. Presenterò dunque una interrogazione parlamentare per capire se questa presa di posizione del Tribunale amministrativo emiliano-romagnolo faccia scuola e sia da considerarsi come un vero e proprio precedente. Se il Governo condivide questa linea lo dica chiaramente e apra definitivamente all'idea che gli stranieri possono tranquillamente delinquere in Italia senza rischiare nulla, nemmeno un foglio di rimpatrio e che, anzi, possono ottenere senza indugi il rinnovo formale del loro permesso di soggiorno.

Da quasi due anni, esattamente dal 16 novembre 2018, il Museo etnografico don Luigi Pellegrini di San Pellegrino in Alpe, frazione divisa tra i Comuni di Castiglione e Frassinoro, è chiuso per ipotetici adeguamenti dei dispositivi di sicurezza. Una esposizione che raccoglie reperti unici sulla civiltà contadina montanara resa inaccessibile con un inaccettabile rimpallo di responsabilità. Eppure le risorse ci sono: il Comune di Frassinoro ha stanziato infatti 5000 euro e l'Unione comuni Garfagnana 10mila, ma la provincia di Lucca, ente capofila della convenzione chiamata a gestire il museo, finora non ha fatto nulla e non ha nemmeno risposto alle richiesta avanzate dai consiglieri della Lega. Vi è solo una lettera protocollata dalla Provincia stessa a fine luglio nella quale si rilancia la responsabilità al Comune di Castiglione Garfagnana. La verità è che solo la Lega ha a cuore le radici cristiane e l'identità della Montagna. In Senato ho già presentato una interrogazione al Ministro per i beni e le attività culturali e, nella risposta fornita a il 5 agosto, è stato sottolineato come la collezione sia di proprietà della provincia di Lucca. Un insopportabile rimpallo di responsabilità al quale si può porre fine solamente consegnando la Regione nelle mani di Susanna Ceccardi e della Lega. Una garanzia per poter ridare dignità alla montagna e ai suoi luoghi simbolici.

 

La Lega a Vignola ha ottenuto un grande risultato, con la Lista a sostegno di Pasini che ha raccolto quasi il 26% dei consensi. Il risultato, nonostante il grande lavoro fatto dal candidato Angelo Pasini, al momento ci penalizza di 17 voti. Onestamente, visto l'irrisorio scarto di consensi, credo che il Pd debba aspettare a cantare vittoria. Serve un riscrutinio immediato, almeno di tutte le schede nulle. Ricordo che nel mio caso, proprio a Vignola, il riscrutinio portò a riaccreditare 19 schede. Aspettiamo dunque anche in questo caso, con serenità, il risultato del riscrutinio e invitiamo il Partito Democratico a riporre le bottiglie di champagne, almeno per rispetto degli elettori e della democrazia.

"Dopo il flop del bando regionale per il taglio dell'Irap alle imprese montane, la Regione Emilia Romagna ci riprova e lancia ufficialmente il bando rivolto alle coppie under 40 che scelgono di vivere in Appennino. Nel caso del taglio dell'Irap su oltre 11.500 aziende interessate sono state accettate solo 5890 domande con quasi 15 milioni di euro non utilizzati sui 36 stanziati. Ora la Regione stessa stanzia 10 milioni in contributi a fondo perduto per i giovani che vogliono comprare o ristrutturare casa in montagna. L'auspicio è ovviamente che anche questo progetto non si traduca in un flop. Perchè l'iniziativa è lodevole, certo, ma rischia di trasformarsi in pura propaganda. Senza lavoro, con strade spesso impraticabili, senza copertura telefonica, senza un punto nascite, senza fibra ottica... perchè una giovane coppia dovrebbe trasferirsi in montagna? Allo stato di abbandono in cui è stato lasciato per anni, colpevolmente, l'Appennino non si rimedia con iniziative spot ed elemosine, ma con investimenti e progetti strutturali". Così il senatore Lega Stefano Corti.
“Ricordo i disagi legati ai pediatri e ai medici di base e l’incertezza nella fornitura dei trasporti scolastici - aggiungono la consigliera provinciale Lega Simona Magnani insieme al consigliere regionale Stefano Bargi -. La montagna merita risposte immediate se si vuole davvero fermare l’abbandono di questa terra”.  

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