Stefano Corti
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Prendo atto del risultato bulgaro ottenuto e mi complimento col sindaco confermato Paladini. In qualche modo a Montefiorino abbiamo assistito alla rivincita della Prima Repubblica col sindaco rieletto che ha addirittura superato il suo mentore, il 93enne Ciriaco De Mita che, ricandidatosi sindaco a Nusco nel 2019, ha ottenuto 'solo' il 58% dei consensi. In ogni caso auguro buon lavoro alla nuova giunta, insieme all'auspicio che possa fare il meglio per la comunità di Montefiorino. Ribadiamo, nonostante alcune prese di posizioni errate da parte dei media locali, che Paladini non è certamente un uomo legato al centrodestra. Egli ha sostenuto il Pd nel 2018 e 2019 e ha lavorato per la riconferma di Bonaccini alla guida della Regione. Ogni narrazione diversa ha probabilmente contribuito a creare faziosa confusione nell'elettorato, a meno che ovviamente, non emergano anche a posteriori documenti che provino il sostegno di altre forze di centrodestra a Paladini stesso. Parallelamente sono soddisfatto della vittoria di Ropa a Zocca che la Lega ha appoggiato convintamente, del ballottaggio a Pavullo e dell'ottima prestazione di Gionata Magnani a Sestola, dove, con due consiglieri, la sua lista vigilerà sull'operato del Pd.

Davanti a ogni sacrosanta iniziativa pensata per incentivare le eccellenze imprenditoriali del nostro territorio, come quella motoristica, si alzano puntualmente le voci critiche dei soliti ambientalisti da salotto supportati da qualche benpensante che pensa di risolvere i problemi della viabilità e dei trasporti tra province solo con la bicicletta o con i monopattini elettrici. Forse pensano che i residenti della montagna possano venire a lavorare in città in calesse o a bordo di slitte trainate da renne. Costoro dimenticano che l'Emilia è diventata ricca e conosciuta nel mondo proprio grazie al trinomio Motori-Cultura-Gastronomia, proprio la ricetta che permette a questi eterni critici di sedersi e pontificare a vuoto su assurde teorie di decrescita felice. Se non gradiscono il Motor Valley, tornino a vivere nelle caverne e la smettano di proporre agli altri un futuro di indigenza. Non solo i motori sono Cultura e passione, ma rappresentano una delle spine dorsali della nostra economia. Senza dimenticare che incidono in modo minore sull'inquinamento rispetto ad altre fonti e che il 7% delle polveri sottili pare siano prodotte dall'usura dei pneumatici sulla strada. Mi chiedo come mai questi pasdaran di sinistra non si straccino le vesti davanti alla presenza a Modena di un inceneritore gestito da Hera che ogni anno brucia 240mila tonnellate di immondizia da mezza Italia. Per non parlare del tema dell'approvvigionamento elettrico acquistato dalle centrali nucleari dei cugini francesi.

L’ultima udienza di ieri del processo 'Grimilde' con le parole, come testimone della procura, del commissario Saverio Pescatore della Polizia di Bologna, sono l’ennesima dimostrazione di come a Brescello la presenza della criminalità organizzata non sia stata affatto arginata. Per Pescatore l'egemonia della famiglia Grande Aracri sarebbe ancora dominante a Brescello. Addirittura la cosca avrebbe trovato continuità di indirizzo politico, una dato che avrebbe agevolato la resistenza di una egemonia mafiosa. A fronte di queste affermazioni ci chiediamo come mai il commissariamento del Comune avvenuto appena 5 anni fa non abbia portato a un vero cambio di passo è una discontinuità netta col passato. A questo punto ci aspettiamo si faccia finalmente chiarezza sulla realtà Reggiana. Di fronte al tema della infiltrazioni il fattore tempo è decisivo

"I 700 milioni per la montagna in arrivo grazie al Decreto Sostegni, a cui dovrebbero aggiungersene altri 100 frutto del Decreto Sostegni Bis sono un risultato importante frutto dell'azione concreta della Lega al Governo. Per il nostro territorio questo si traduce in quasi 8 milioni di euro destinati all'Appennino emiliano romagnolo, numeri di fronte ai quali credo sia indispensabile rivolgere un ringraziamento al nostro leader Matteo Salvini, al ministro Garavaglia e al consigliere regionale Lega Delmonte che si è sempre battuto per questo risultato. In Emilia Romagna arriveranno subito 3,5 milioni per sostenere gli impianti di risalita, più un altro milione per maestri di sci e scuole di sci e altri 3,5 milioni per le imprese turistiche danneggiate dai divieti. La montagna ha subito in modo devastante le conseguenze delle chiusure imposte, ora finalmente arrivano soldi veri ai quali fa seguito la possibilità di riaprire le strutture per la stagione estiva. Le tante parole ascoltate in questi mesi fanno seguito ora fatti concreti". Così il senatore Lega Stefano Corti e la consigliera provinciale Simona Magnani.

”Non possiamo che esprimere massima soddisfazione per la decisione del Governo di recepire le indicazioni giunte dalla Conferenza Stato-Regioni e in particolare dalla Regione Lombardia per il riparto dei 700 milioni di euro del Decreto sostegni al turismo di Montagna, aggiungendo ulteriori 100 milioni di euro grazie all'impegno del ministro leghista Garavaglia. Con questa svolta si superano finalmente le tante incomprensioni nate sul Decreto legge. E' stata introdotta la scelta di dedicare 430 milioni di euro agli impianti di risalita e 40 milioni di euro per maestri e scuole di sci, andando in questo modo incontro alle istanze delle associazioni di categoria. La restante parte sarà equamente divisa tra le Regioni autonome e le Regioni a statuto speciale con l'accordo che alle Province di Trento e Bolzano non andrà più della metà del rimanente. Un risultato così importante per il bene del territorio, della montagna e quindi anche del nostro Appennino Emiliano che dimostra ancora una volta quanto sia stata lungimirante la scelta della Lega di entrare nella maggioranza di Governo per incidere concretamente nelle scelte sul futuro del Paese, per il bene degli italiani". Così in una nota il senatore Lega Stefano Corti, la deputata Benedetta Fiorini e il consigliere regionale Gabriele Delmonte.

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