Stefano Corti
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E' necessario prevedere indennizzi immediati ai gestori degli impianti sciistici, ai ristoratori e agli albergatori della montagna. La decisione del ministro Speranza di bloccare la riapertura delle piste da sci a poche ore dal tanto atteso via libera è uno schiaffo che i lavoratori della montagna, da mesi messi in ginocchio dalle misure anti-Covid, non meritavano. Decisioni come queste sono l'eredità del precedente Governo che ha gestito la pandemia in modo ideologico e penalizzante per l'intero mondo del turismo, una eredità che la Lega si impegnerà ad archiviare in fretta. Nell'immediato davanti a questa ennesima e ingiustificata proroga, occorre rimborsare subito chi in questi giorni aveva sostenuto investimenti, accettato prenotazioni e preparato tutto per riprendere il lavoro. La salute ovviamente va tutelata e difesa e il buonsenso nel farlo è uno strumento essenziale, con prese di posizioni assurde come questa non si va nella giusta direzione.

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