Da quasi due anni, esattamente dal 16 novembre 2018, il Museo etnografico don Luigi Pellegrini di San Pellegrino in Alpe, frazione divisa tra i Comuni di Castiglione e Frassinoro, è chiuso per ipotetici adeguamenti dei dispositivi di sicurezza. Una esposizione che raccoglie reperti unici sulla civiltà contadina montanara resa inaccessibile con un inaccettabile rimpallo di responsabilità. Eppure le risorse ci sono: il Comune di Frassinoro ha stanziato infatti 5000 euro e l'Unione comuni Garfagnana 10mila, ma la provincia di Lucca, ente capofila della convenzione chiamata a gestire il museo, finora non ha fatto nulla e non ha nemmeno risposto alle richiesta avanzate dai consiglieri della Lega. Vi è solo una lettera protocollata dalla Provincia stessa a fine luglio nella quale si rilancia la responsabilità al Comune di Castiglione Garfagnana. La verità è che solo la Lega ha a cuore le radici cristiane e l'identità della Montagna. In Senato ho già presentato una interrogazione al Ministro per i beni e le attività culturali e, nella risposta fornita a il 5 agosto, è stato sottolineato come la collezione sia di proprietà della provincia di Lucca. Un insopportabile rimpallo di responsabilità al quale si può porre fine solamente consegnando la Regione nelle mani di Susanna Ceccardi e della Lega. Una garanzia per poter ridare dignità alla montagna e ai suoi luoghi simbolici.